Ti capita di arrivare a sera stanca? E la mattina vorresti non scendere dal letto?

Può essere che vivi una di queste situazioni:

• Lavori al limite della sopportazione?
• Sei circondata da una società sempre più oberata e avara di umanità?
• Gestisci anziani con demenza senile?
• Hai a che fare con capi poco simpatici, magari anche colleghi?
• Ti sembra di subire un logorio quotidiano e costante? E la tua salute ne risente?
• Che tu sia single o accoppiata, gestire la prole spetta solo a te?
• Non hai nessun supporto da parte dei tuoi cari?

Io in questi ultimi cinque mesi, un tempo che sembra non voler finire mai, mi sono ritrovata contemporaneamente in 5 di esse. Tu quante ne conti?

Cosa fare?

Con questo articolo voglio condividere con te come ho fatto a sopravvivere in questi ultimi mesi, spero possa esserti utile.

L’ispirazione mi è venuta dopo aver letto Heidi di Francesco Muzzopappa, ringrazio Chiara http://www.chiarasinchetto.com e Chiara  https://chiaracavenago.it/ per avermelo suggerito.

Terminata la lettura ho iniziato a testare l’idea prima in una situazione, poi in un’ altra e così via, dopo vari esperimenti posso dire che su di me e sulla mia vita si è dimostrata efficace. 

“Heidi” narra le vicende di Chiara, una over trentenne milanese, direttrice di casting di un’azienda di contenuti per la televisione alle prese con un capo,  che lei chiama Yeti e un padre anziano che soffre di demenza senile, un tempo noto critico letterario del corriere della sera severissimo anche con la figlia.  Nonostante gli argomenti complessi trattati a me ha offerto molte risate.  Mi è sempre stato facile ridere di gusto per un film, ma ridere con un libro no. Non ho ricordo. Con Heidi ci sono riuscita.